Arriva il Dottor Marco Ballerini a prendersi cura dell’alimentazione delle “Magliette Nere”

Per le attività di un atleta uno degli aspetti da non sottovalutare è quello dell’alimentazione, per la stagione 2020/21 la Bartoccini Fortinfissi Perugia ha deciso di affidare questo delicato compito al Dott. Marco Ballerini, professionista che da oltre vent’anni studia la nutrizione ed i benefici che ne possono scaturire.

Proprio al Dott. Ballerini abbiamo chiesto quanto sia importante questo aspetto e cosa significa prendersi cura di atleti di massima categoria.Significa individuare un percorso nutrizionale funzionale alla squadra, personalizzandolo quanto più possibile a seconda delle caratteristiche e delle esigenze dei singoli soggetti tenendo sempre a cuore l’obiettivo primario che è il mantenimento dello stato di salute degli atleti. Si deve fare attenzione ad acquisire più informazioni e dati possibili attraverso un monitoraggio costante della condizione fisica delle atlete in modo da poter intervenire prontamente in sinergia con lo staff tecnico per apportare opportune correzioni in funzione dell’obiettivo prefissato.

Qual è l’alimento o l’elemento più importante nell’alimentazione di un atleta? “Come per qualsiasi persona, la scelta accurata dal punto di vista qualitativo del cibo è fondamentale. Questo vale a maggior ragione in uno sportivo un professionista che fa del suo corpo la sua fonte di sostentamento e che per ovvi motivi è spesso costretto a condizioni particolarmente stressanti sia dal punto di vista fisico che psicologico. Quindi non particolari alimenti, perché questi possono variare a seconda delle esigenze, ma sicuramente tutti di qualità: nel motore di un’auto da competizione non possiamo certo mettere un carburante qualsiasi”.

Curare l’alimentazione previene anche alcuni infortuni? “Certamente una corretta alimentazione, supportata anche da una adeguata integrazione, può concorrere a diminuire l’incidenza di infortuni e ridurne i tempi di recupero allorché avvengano. Un esempio ne è la cronica carenza di vitamina D soprattutto in coloro i quali praticano sport al coperto o negli atleti di colore”.

Quanto è importante l’alimentazione le prestazioni in campo? “Si dice che alimentazione, comprendendo con questo il capitolo fondamentale dell’idratazione, incida per circa il 10 per cento sulla performance”.

Qual è l’alimentazione che l’atleta deve seguire durante la settima, c’è qualche alimento a cui prestare attenzione o si può mangiare di tutto? “Sicuramente una alimentazione equilibrata in tutte le sue componenti è alla base, sempre che non ci siano delle esigenze individuali. Esistono però dei falsi miti da sfatare, come per esempio quello della necessità di zuccheri semplici in chi fa sport, o la criminalizzazione a prescindere dei grassi. Le necessità poi cambiano a secondo dello sport e del tipo di impegno muscolare che questo necessita. Nella pallavolo, che di fatto è un cosiddetto sport misto, aerobico/anaerobico, per esempio non sono necessarie grande quantità di carboidrati e di questi, pochi zuccheri semplici”.

Nel giorno della gara diventa tutto più delicato, come ci si prepara? Qual è il giusto mix di alimenti e quanto tempo prima della partita si mangia? “Il timing dell’assunzione degli alimenti e la tipologia degli stessi nel pre-gara, per garantire le giuste riserve energetiche e nel dopo gara, per il recupero, sono molto importanti. A livello generico possiamo dire che l’ultimo pasto andrebbe assunto ad almeno due ore dall’evento e dovrebbe contenere carboidrati a basso indice glicemico e proteine facilmente digeribili. Dopo lo sforzo, oltre alla quota proteica per sostenere i muscoli affaticati, carboidrati a più alto indice glicemico per ripristinare in tempi rapidi le riserve di glicogeno”.

 Dopo la partita cosa possono mangiare i giocatori? C’è qualche alimento particolarmente indicato? “Un frullato di latte e frutta”.

Cosa può dire riguardo alle atlete, seguono alla lettera i suoi consigli? Che tipo di rapporto si crea? “Seguono i miei consigli con senso critico ed interesse, spesso con una buona competenza specifica, e questo è molto stimolante e costruttivo. E’ una graduale reciproca conoscenza e acquisizione di fiducia l’uno nell’altro”.

Che consiglio può dare ai giovani che vorrebbero intraprendere la sua professione?  “Mettersi con umiltà sempre in discussione, non dare niente per scontato ed imparare ad ascoltare”.

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